giovedì 9 ottobre 2014

Sono stato a Milano per due giorni. In centro, proprio dove abitavo e dove lavoravo. E ho ripensato (un po' troppo) al me stesso di undici anni fa, a come la decisione di cambiare lavoro e di trasferirmi abbia cambiato tante cose nella mia vita.  A come abbia imparato molto sul lavoro,  a come sia entrato  nel mondo virtuale, ad aprire un blog che per molti anni mi ha assorbito, a quante persone ho conosciuto, a quante cose ho imparato, a quante belle cose e brutte cose sono successe. Ero ingrassato un sacco e mangiavo sempre benissimo e ho abitato due case bellissime e mille e mille camere di albergo lussuosissime e leggevo moltissimo e poi sono stato nel residence dove ho bei ricordi e insomma sembravo proprio un adulto vero con un lavoro importante.
Ci penso adesso, continuamente, perché,  in un certo senso, per diversi motivi, soltanto in questi ultimi mesi sono veramente “ritornato” a Torino, alla vita di un tempo. E sono più magro, più in forma, più vecchio, più deluso, più calmo, più triste, più sereno.
Soprattutto, mi fido di meno di parole altrui, scritte o dette.Mi fido meno delle persone, delle cose che sembrano belle. Un po' vecchietto per imparare la lezione, eh?



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