Aeroplanino di ritorno a Torino da Parigi. Vicino a me siede ragazza apparentemente ventenne, minuta, con guance paffute.
In fase di atterraggio incappiamo in una serie di turbolenze, ma turbolenze forti. Un piccolo vuoto d’aria, che il piccolo aereo amplifica. Una tipa due file avanti esclama a voce alta “mi sto cagando sotto”.
Ad uno sballottamento più forte di un altro la mia vicina caccia un urletto e io mi volto per prestare un minimo di conforto virile.
La fanciulla mi guarda ed esclama “no, ma troppo divertente!”
Ma dai, ti sei ritrovato Rita sul tuo aereo?
RispondiEliminabeh però dicci in che cosa consiste il "minimo conforto virile"!
RispondiEliminaRuba a qualcuno la tua forsennata stanchezza
RispondiEliminao gemma che trapassi il suono
col tuo respiro l'ombra che sta ferma
di fronte ad un porto di paura
quel trascendere il mito
come se fosse forzatamente azzurro
o chi senza abbandono
che non sanno che il pianto dei poeti
è solo canto.
Canto rubato al vecchio del portone
rubato al remo del rematore
alla ruota dell'ultimo carro
o pianto di ginestra
dove fioriva l'amatore immoto.
a.m.