lunedì 30 gennaio 2012

COERENZA

Non ho mai avuta molta simpatia per i vari ex terroristi delle brigate rosse ed affini.
Gente che prima ha ammazzato / gambizzato allegramente altre persone e che poi – meno male, eh – ha denunciato i propri compagni dopo tre giorni o si è dissociata dopo qualche anno, accedendo, non ho mai capito perché, a lavori abbastanza decenti (mai nessuno che faccia le pulizie o l’operaio: o lavorano in case editrici, o all’ARCI, o fanno gli informatici o vivono in belle case di campagna) e discettando, con un certo orgoglio, delle loro esperienze, in varie tavole rotonde o pubblicando libri.
Se penso ad una rivoltante intervista in ginocchio della Faranda a Cossiga – ci mancava poco che lo baciasse – mi viene da vomitare.
Perciò ho un grande rispetto umano per Paolo Maurizio Ferrari, l’unico brigatista che – senza aver mai ucciso nessuno – si è sciroppato trentanni esatti di galera, pagando il suo debito fino all’ultimo giorno.
Un esempio di assoluta coerenza, in un ambito sbagliato, chi lo nega, ma assolutamente raro, ormai.

6 commenti:

  1. normale rispetto, che si deve a chiunque
    in più, gli auguro di trovarsi bene fuori

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  2. Dovresti leggere 'Io l'infame', di Patrizio Peci.
    Si capiscono un sacco di cose.

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  3. l'ho visto il tuo ultimo post su splinder, ma non mi ha fatto commentare, era mezzo bloccato!!!

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  4. drink, migola, è così.

    yban, certo, normale. un po' di più per la coerenza. un po' di meno per le scelte del cazzo.

    aracnio, dovrei. devo prenderlo in biblioteca, chenon voglio dargli un centesimo.

    elena, boh. talvolta succede.

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