L'aeroplanino che ti porta da Milano a Trieste è piccolissimo. é pieno di gente che partecipa al convegno, uomini in abito scuro e donne in tailleur (mitica la mia collega che portava un vecchissimo piumino da sci ultracolorato: ma ha tre figli maschi generati in un arco di tempo imbarazzantemente breve e ha perennemente sonno).
L'albergo è bellissimo. ci regalano una m0leskine griffata. ci fanno mangiare come tacchini.
A pranzo chiacchiero. Durante gli interventi dei relatori - alcuni troppo tecnici per me - penso a tutti i giorni di ferie che ho, a un libro di J. Austen che sto rileggendo, al midollo che il macellaio ha promesso di darmi, alle occasioni perse, alle occasioni colte, alle scarpe che mi fanno male, all'invisibile rammendo sui miei pantaloni (che brava la rammendatrice).
Però, tranne che per due ore, io mi sono un po' annoiato.
un mio amico mentre si parla di grandi problemi civili o sanitari, guarda i tubi dell'acqua che passano lungo i muri.
RispondiEliminaio, di solito, mi scrivo in testa.
e penso a cosa cucinare per cena.